Anticamente, invece ,veniva fatta "a vulata ri l’ancili", che consisteva nel mettere sospesi due bambini vestiti da angioletti e al passare del simulacro facevano avanti e indietro, e recitavano preghiere .
Il simulacro dell’Addolorata è un‘ icona che è esposta ai piedi del Crocifisso Nero , all'interno della Chiesa Madre.
La tradizione vuole che un venditore di passaggio avesse presentato il quadro raffigurante la Mater dolorosa al sagrestano della Chiesa il quale, dopo averlo visto, vi si innamorò per l’espressione dolorosa, ciò indusse il sacerdote ad acquistarlo. Egli recatosi per prendere i soldi non li trovò. Tornando presso la Chiesa, non trovo piu’ il passante , ma solo il quadro avvolto sull’altare. Da quel giorno diventò proprietà dei parchitani.
Nel 1970 il quadro fu rubato. In quei giorni molti parchitani visitarono la Chiesa, e dopo molte preghiere la Madre dolorosa, che non volle lasciare i suoi parchitani, si fece ritrovare presso il cimitero. Quel giorno fu festa per tutto il paese.
Se per tradizione pioggia e rugiada manifestano la benevolenza divina, i segni dell’imminenza di S.Maria Addolorata sarebbero le goccioline d’acqua di cui, secondo gli altofontini, trasudava l’antico pavimento della Chiesetta del Calvario quando la Madonna faceva una grazia a un suo devoto.
Questa Chiesetta è meta di pellegrinaggio quando si chiede la
pioggia. Infatti il quadro viene salito presso la Chiesetta del Calvario e viene tenuto lì una notte in veglia. |